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PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

IL MEZZOGIORNO

NOTA TECNICA FONDAZIONE BRUNO VISENTINI DEL 18 FEBBRAIO 2021
 

Stime risorse destinate dal PNRR varato dal CdM il 12 gennaio al Mezzogiorno e rimodulazione secondo indicazioni Regolamento sul Dispositivo di Ripresa e Resilienza. Una programmazione delle risorse penalizzante per il Sud.

 

Nella bozza di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varata dal Consiglio dei ministri del 12 gennaio scorso (da ora “PNRR Conte”) alle otto regioni del Sud è riconosciuta una priorità orizzontale allo scopo di “Ridurre i divari territoriali e liberare il potenziale inespresso di sviluppo del Mezzogiorno, massimizzando, nelle Linee di intervento di ciascuna missione, i progetti volti al perseguimento dell’obiettivo, che vale anche come criterio prioritario di allocazione territoriale degli interventi”.

Nello specifico il documento fa riferimento al Piano Sud 2030 varato nel febbraio 2020 che invocava il riequilibrio delle risorse ordinarie per gli investimenti senza indicatore di attribuzione, con l’effettiva applicazione della clausola del 34%, rafforzata nella legge di bilancio 2020, ovvero con una distribuzione quantomeno proporzionata agli abitanti delle otto regioni del Sud[1] e l’emersione, nel periodo 2020-22 di maggiori risorse per investimenti al Sud per almeno 7,6 miliardi di euro addizionali.

Sempre nel “PNRR Conte” si legge che “nella definizione delle linee progettuali e di intervento del PNRR, pertanto, sarà esplicitata la quota di risorse complessive destinata al Mezzogiorno, che può valere anche come criterio prioritario di allocazione territoriale degli investimenti previsti” e saranno favorite sinergie e complementarietà fra le risorse provenienti dal Recovery Plan, quelle fornite da REACT-EU, e la quota anticipata del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC)2021-2027”.

Nelle tabelle finanziarie del piano, tuttavia, risultano chiaramente identificate soltanto le misure per il Sud finanziate con le risorse del REACT-EU, come si vede nella figura sottostante in arancione, dove il criterio di concentrazione nelle regioni del Sud è coerente con gli indicatori della programmazione 2014-2020 e pari al 67,4% delle risorse complessive messe a disposizione dallo strumento. Nella stessa tabella sono indicate anche le misure specifiche del Dispositivo di Ripresa e Resilienza per il Sud (colonna in grigio) e le altre risorse stimate secondo la priorità orizzontale (colonna in giallo).

 

[1] La  norma  stabilisce che «ogni  ripartizione di  fondi,  comunque  denominati, finalizzati alla crescita o al sostegno degli investimenti da assegnare sull’intero territorio nazionale che non  abbiano  criteri  o  indicatori  di  attribuzione», deve  essere  disposta ex  ante in  conformità all’obiettivo  di  destinare  agli  interventi  nel  territorio  delle  otto  regioni  meridionali  un volume complessivo di stanziamenti ordinari in conto capitale almeno proporzionale alla popolazione di riferimento.

SCARICA LA NOTA TECNICA INTEGRALE sulle risorse del PNRR al Mezzogiorno

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